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PROGRAMMA ELETTORALE GD 2017: LA CITTA DEL FUTURO

La città del futuro: disegniamo la Gerenzano di domani

La proposta di Gerenzano Democratica si articola intorno ad alcuni concetti chiave.
  • Il suolo è un bene della comunità e va preservato per le generazioni future;
  • La discarica deve trasformarsi da problema ambientale a risorsa per lo sviluppo; 
  • il tessuto urbano frammentato va ricucito per ridare anima alla comunità. 
Abbiamo individuato questi elementi che caratterizzano il nostro territorio per ripensare in un'ottica “SMART” la Gerenzano del futuro, lavorando insieme a tutti gli attori locali, cittadini, imprese e associazioni, per migliorare la qualità della vita di tutti e promuovere lo sviluppo. 
Un aspetto importante che caratterizza la città intelligente è l'uso delle tecnologie, ben sapendo che da sole non possono produrre il cambiamento.

Enunciamo di seguito alcune proposte da discutere con la cittadinanza:
  • Promuovere presso gli enti competenti (Regione Lombardia, Provincia e Gestore dell'impianto) la bonifica della discarica per eliminare l'inquinamento della falda freatica e per sfruttare al meglio il potenziale energetico dell'impianto; 
  • Proseguire nell'opera di riqualificazione energetica degli edifici pubblici e promuovere presso i privati delle buone prassi di risparmio energetico.
  • Realizzare una scuola materna eco-sostenibile e riqualificare un plesso scolastico come polo civico e motore dell'inclusione sociale cioè con spazi aperti alla cittadinanza (aule-laboratorio per attività di formazione anche per adulti e stranieri);
  • Riqualificare i locali dismessi dei vigili in via Duca degli Abruzzi per dar vita ad  un luogo di aggregazione culturale e ridefinire gli spazi per le associazioni cittadine sfruttando al meglio gli edifici pubblici esistenti;
  • Aprire un tavolo di discussione con Trenord per migliorare il servizio a favore dei numerosi pendolari che abitano a Gerenzano e Turate, riqualificando e rendendo più sicuro il deposito delle biciclette e l'area circostante la stazione;
  • Ridisegnare i giardini comunali, creandone anche di nuovi (es. in via Moneta)  col contributo e la progettualità dei cittadini residenti nelle adiacenze e degli utenti per dare vita ad un tessuto connettivo verde; 
  • Mettere a sistema attraverso una rete di viabilità ciclo-pedonale le aree verdi intraurbane e le piazze per consentire il passeggio;
  • Collegare col sistema fognario alcune aree non ancora servite (es: via Rovello, via Moneta, Via Clerici, via C. Colombo);
  • Perseguire il progetto “rifiuti zero” e la lotta senza quartiere all'abbandono dei rifiuti lungo le strade e in campagna utilizzando anche tecnologie intelligenti;
  • Intervenire sui numerosi punti critici della viabilità urbana per eliminare le barriere architettoniche che ostacolano il movimento delle persone di tutte le età, ma in particolare degli anziani e delle mamme con bambini piccoli, così da migliorare la sicurezza,
  • Lavorare in collaborazione con la Protezione Civile per far crescere la consapevolezza civica e per dar vita a un sistema efficiente e condiviso di pratiche da utilizzare nelle situazioni di rischio;
  • Promuovere un mercatino del riuso presso la piattaforma ecologica. 
Suolo bene comune

Riteniamo importante perseguire l'obiettivo del consumo di suolo zero, perché il suolo  è una risorsa straordinaria e non rinnovabile (per generare 2,5 centimetri di suolo ci vogliono 500 anni). 
Perché è un bene comune che ci nutre, ci sostiene, ci fa respirare. Perché oggi non viene solo calpestato, ma “consumato” e distrutto per sempre. Vorremmo riuscire a interpretare nel migliore dei modi la legislazione in vigore, armonizzando il bene collettivo con le aspettative dei singoli.

Il rammendo e la rigenerazione urbana

All'urbanistica come mani-polazione, contrapponiamo l'urbanistica come manu-tenzione, come cura e rispetto in tutto il nostro territorio dei manufatti e degli artefatti.
Per rispondere ai bisogni abitativi e al desiderio di qualità della popolazione gerenzanese è fondamentale innescare una dinamica di rigenerazione urbana. Per Gerenzano vuol dire ricucire un tessuto urbano frammentato: abbiamo sette quartieri periferici - Fagnanella, oltre ferrovia, cascina Fusetti, cascina Inglesina, via Moneta e Beretta e Buonarroti - e il centro che hanno perso buona parte dei caratteri storici. Con i termini rammendo e rigenerazione urbana intendiamo interventi anche piccoli, ma che sappiano essere significativi e che possano essere concordati coinvolgendo la popolazione dei quartieri interessati.

Infine  riteniamo importante che l'amministrazione pubblica si impegni a ridare identità al paese nella forma di una comunità riconosciuta e riconoscibile sotto il nome di cittadinanza. Come è possibile perseguire questo obiettivo? Le nostre proposte sono tre. 
  • Creare un luogo di aggregazione culturale per tutte le generazioni ridando vita al vecchio Palazzo Fagnani (ex sede dei vigili urbani) attualmente dismesso e in stato di degrado;
  • Prendere spunto dalla realizzazione della nuova scuola materna, promessa da molti anni, per ridisegnare il ruolo della scuola come polo civico e motore dell'inclusione sociale di tutti i cittadini; 
  • Potenziare e mettere a sistema attraverso una rete di viabilità pedonale le aree verdi intraubane e le piazze per creare occasioni di incontro e di scambio tra i cittadini gerenzanesi.

La bonifica della discarica

Un problema, la vecchia discarica, che potrebbe diventare una risorsa nell'ottica di Horizon 2020, il programma europeo che finanzia i progetti per la ricerca e l'innovazione in sinergia con Regione Lombardia e la proprietà.
Il tema dei rifiuti è centrale per altri due motivi. Vogliamo proseguire nell'ottica della raccolta differenziata per perseguire il traguardo europeo di “rifiuto zero. Inoltre riteniamo importante affrontare alla radice il problema dell'abbandono di rifiuti nel territorio valutando l'adesione al progetto transnazionale “Modus riciclandi” già in essere in provincia.

L'amministrazione

Infine vorremmo soffermarci su un ultimo punto: siamo sulla soglia di un cambiamento importante nella pubblica amministrazione che è chiamata a avviare un profondo processo di “dematerializzazione” cioè di utilizzo delle tecnologie informatiche in sostituzione della carta. 
Gerenzano Democratica vuole cogliere questa occasione per rendere più amichevole l'approccio del cittadino agli uffici e ai servizi comunali. L'uso delle nuove tecnologie potrebbe creare nuovi canali di ascolto dei cittadini (inchieste, questionari, ecc..) per migliorare la qualità dei servizi.
Ma al tempo stesso siamo consapevoli del fatto che il processo di cambiamento ha bisogno di essere condiviso e sostenuto dalle persone che compongono l'apparato amministrativo e che contribuiscono quotidianamente al buon funzionamento della macchina amministrativa.


La strada è quella di creare una nuova interazione tra cittadini, pubblica amministrazione e imprese. Considerando il cittadino non solo un cliente dei servizi offerti, ma un portatore di idee e competenze.


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59 anni, architetto. Insegna nella scuola secondaria con incarichi di collaboratrice della dirigenza. È animatore digitale dell'istituto, responsabile delle nuove tecnologie e della formazione dei docenti. Negli anni ‘80 ha fatto parte del primo comitato anti-discarica di Gerenzano e attualmente partecipa al Comitato Genitori . Ha due figli, nel tempo libero si dedica al giardinaggio, alla cucina e alle mostre d'arte.

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31 anni, iscritto a Scienze Storiche presso l’Università Statale di Milano; appassionato di folklore e storia locale, ha svolto diverse ricerche in quest'ambito. In particolare, nel 2013 ha condotto uno studio sulle chiese scomparse di Gerenzano pubblicato sulla rivista Millennio della Società Storica Saronnese . Da alcuni anni insegna Storia delle Religioni all’ Unitre di Saronno .

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